Fabio Imperiale Italy , b. 1981
I quarantanove passi - Residenza 15 (Marche), 2022
Coffee and bitumen on old postcards on board
96 x 95,5 cm
37.8 x 37.4 in
37.8 x 37.4 in
Copyright The Artist
Quarantanove passi. Questo é il nome del B&B dove Elena ha deciso di ospitarmi, tanti i passi da fare per arrivare all'inizio del mare. La mia natura mi impone di verificare. Cammino ma dopo quarantanove passi sono solo all'inizio della spiaggia e devo farne quasi altrettanti per arrivare a bagnarmi i piedi. Forse hanno barato, oppure ho sbagliato strada, ma quello che conta è che ho messo i piedi in acqua ed é la prima volta quest’anno. Continuo a camminare. La linea dell'orizzonte e l'esattezza degli stabilimenti della riviera adriatica si prestano facilmente a soddisfare il mio bisogno di simmetria. Il mare, insieme alla birra, riescono a soddisfare tutto il resto. A centoventitre passi dalla mia stanza invece c'è il bar dove la mattina dopo ho appuntamento con Elena. Quando lei arriva capisco subito che la colazione-due la farò da solo. Elena nasce e cresce nel tennis e con il tennis ha girato il mondo fin da bambina, giocando insieme a quelle che sarebbero diventate le più grandi campionesse di allora, di quegli anni belli in cui lo seguivo anche io. E a tennis non ha mai smesso di giocarci, nè ha mai smesso di vincere tornei, neanche quando ha cominciato a tradirlo un po', ma mai troppo, con il padel, che oggi insegna. Il suo regime alimentare è quello di una vera sportiva, si sveglia sempre prima dell'alba per leggere e si allena tutti i giorni. I miei sensi di colpa cominciano a rotolarsi nella schiuma del cappuccino. Durante questi giorni provo a combatterli passeggiando a lungo e mangiando mele, ma poi la sera andiamo a cena in pizzeria e c’è anche Marco e io vorrei tanto ordinare insalata e acqua come Elena, ma la solidarietà maschile mi spinge verso la pizza e la birra. Durante le residenze, un importante momento di condivisione è quello della scelta delle cartoline e del loro posizionamento per la creazione del collage su cui poi dipingo l'opera. E' un'operazione che ho sempre fatto da solo, seguendo in modo meticoloso regole mie che non saprei dire. Ma in questo progetto lascio che se ne occupi la persona stessa che ritraggo, è il momento in cui il mio mondo e il suo entrano in contatto attraverso il fare. Se è vero, e ne sono sempre più convinto, che quel collage è una forma autentica di autoritratto, allora mi piace immaginare che Elena abbia disegnato le linee esatte e precise di un campo da tennis con la sicurezza e la decisione con cui si porta un dritto vincente. Forse in qualche modo è così che lei vede e vive se stessa. Anche durante lo shooting, nonostante sia qualcosa a cui non è abituata e non in linea con il suo essere, Elena è decisamente presente e le sue idee sono molto chiare. Il risultato è un naturale incontro con le mie. Ho sempre preferito l'idea della montagna come luogo ideale per lavorare, ma quando c'è già troppo silenzio, se non altro al mare c'è il rumore del mare, e una delle cose che mi porto via da questa residenza sono i pomeriggi trascorsi a lavorare tra la sedia fuori dalla mia casa e la spiaggia di fronte. Ma non solo. Metto in valigia anche i tramonti prima di cena, mentre i pescatori si apprestano. La possibilità di attraversare la strada e sedermi in spiaggia a notte fonda. La seconda colazione con Elena, in cui mi riempio di zuccheri e di buoni propositi. La sua espressione di meraviglia nel vedere l’accenno di una somiglianza nel suo ritratto al caffè inondato dalle luce del sole, luce che ho cercato di preservare. E tutto quel tempo che, anche se poco, entrambi abbiamo definito prezioso.
Exhibitions
Marginalia, Fabio Imperiale, 17 Novemer- 1 December, Fondazione Luciana Matalon MILANOLiterature
Espoarte, Fabio Imperiale, la centrale marginalità delle done da Fondazione Matalon, di Nicoletta BIglietti. 23 November 2023Exibart, Il mondo quotidiano delle donne in mostra alla Fondazione Luciana Matalon, di Martina Pappalardo, 19 November 2023