As part of the celebrations for the 20th anniversary of the return of Michelangelo's Crucifix to the monumental complex of Santo Spirito in Florence, the Augustinian community will welcome the presence of the Crucifixion by Lorenzo Puglisi right next to Buonarroti's Crucifix of Santo Spirito.
On Saturday 19 September 2020, at 11.30 a.m. in the Santo Spirito Basilic in Florence, the exhibition "Lorenzo Puglisi | In front of Michelangelo. Crucifixion, humanity, mystery" will open to the public.
Organized by Francesca Sacchi Tommasi of Etra studio, in collaboration with ArtCom Project, the exhibition will display Puglisi's painting depicting the Crucifixion next to the famous wooden Crucifix, an early work by Michelangelo Buonarroti, in the Sacristy of the Florentine Basilica. The exhibition will remain open to the public until next November 1st, 2020.
In addition, with the introduction of Father Giuseppe Pagano, Cardinal Giuseppe Betori, Archbishop of Florence, the art historian Vittorio Sgarbi and the poet Davide Rondoni, who will read a poem composed for the occasion, will participate to the Vernissage.
Puglisi emphasizes that "the Crucifixion is a symbolic and real image at the same time, both in the Christian tradition and in the most intimate reflection on the condition, the possibility and the raison d'etre of man, as it can be understood from the knowledge transmitted to us over time by the ancients, in numerous forms. The vision of Michelangelo's sculpture touches the heart and has a rare lightness and delicacy. For me as a painter, the need to look for a vital and sculptural painting immediately emerged, and Michelangelo was a great teacher. So my attempt at painting is aimed at the vision of something that is other than the empirical visible, but with which it is inseparably intertwined, is mixed with it; the search for the essential of representation, as ambition and purpose, is linked to the search for essentiality in life and is a consequence and hope of knowing. Crucifixion, humanity, mystery. It's all in these three words».
Nell’ambito delle celebrazioni per i 20 anni dal rientro del Crocifisso di Michelangelo nel complesso monumentale di Santo Spirito di Firenze, la comunità agostiniana accoglierà la presenza della Crocifissionedi Lorenzo Puglisi, proprio a fianco del Crocifisso di Santo Spirito del Buonarroti.
Si inaugura sabato 19 settembre, alle ore 11.30 nella Basilica di Santo Spirito a Firenze, la mostra “Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero”. Organizzata da Francesca Sacchi Tommasi di Etra studio in collaborazione con ArtCom Project, la mostra propone l’esposizione del dipinto di Puglisi raffigurante la Crocifissione a fianco del famoso Crocifisso ligneo, opera giovanile di Michelangelo Buonarroti, nella Sagrestia della Basilica fiorentina. La mostra resterà visibile fino al prossimo 1° novembre 2020.
Oltre l’autore del dipinto, al vernissage introdotto dal saluto di Padre Giuseppe Pagano (Priore di Santo Spirito) interverranno il Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze, lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi e il poeta Davide Rondoni che leggerà una poesia composta per l’occasione.
Davanti a Michelangelo Crocifissione, umanità, mistero.
A 20 anni dal ritorno del Cristo di Michelangelo
Il Crocifisso ligneo che Michelangelo Buonarroti scolpì tra il 1493 e il 1494 «a compiacenza del priore», cioè per ringraziarlo dell’ospitalità e dell’opportunità di studiare anatomia, per secoli era rimasto nel «nascondimento», nel senso che se ne erano perdute le tracce. Tuttavia la sua esistenza era testimoniata dagli scritti di Vasari e fu proprio questo che spinse la studiosa Margrit Lisner ad approfondire le sue ricerche che, grazie all’accoglienza dell’agostiniano padre Guido Balestri, permisero il ritrovamento del Cristo nudo e la sua attribuzione a Michelangelo.
Dal 1962, anno della sua riscoperta, fino a oggi, il Crocifisso ha vissuto una lunga storia che lo ha condotto a Casa Buonarroti, dove vi è rimasto fino al dicembre del 2000, quando gli Agostiniani, dopo tanti tentativi, riuscirono a ricondurlo “a casa”.
Nella Basilica di Santo Spirito, tuttavia, a causa di trasformazioni architettoniche non fu possibile rimetterlo nell’originale collocazione - occupata dall’altare del Caccini - così fu scelta la Cappella Barbadori della Sacrestia di Giuliano da Sangallo.
Una mostra, due Crocifissi
In una delle basiliche simbolo del Diladdarno fiorentino, per circa 40 giorni saranno vicini il Crocifisso di Santo Spirito e la Crocifissione di Lorenzo Puglisi, artista che vive e lavora a Bologna, il quale ha realizzato un dipinto a olio su tavola di pioppo sagomata a forma di croce - riprendendo una tradizione storico-artistica che origina dalla pittura dei primitivi e che nell’arte contemporanea si era completamente perduta -, con fondo nero, su cui compaiono solo i risultati della sua “ricerca di essenzialità”, cioè le rappresentazioni della testa inclinata, delle mani e dei piedi del Cristo morto in croce.
Come scrive Padre Pagano, «Lorenzo Puglisi sarà davanti a Michelangelo per esprimere tutta la forza della Crocifissione, tutta l’Umanità e il Mistero. Rimane così l’interesse di Lorenzo per la natura umana e il mistero dell’esistenza, cercando di raffigurarla con una pittura nel buio, quasi a voler esprimere quella luce che c’è, che spinge, ma che è ancora trattenuta dall’oscurità, così come Michelangelo abbatte la realtà della morte in croce con la bellezza e il sorriso che sono già espressione di una realtà diversa da quella che si vede».
Dal canto suo Puglisi sottolinea che «la Crocifissione è un’immagine simbolica e reale al tempo stesso, sia nella tradizione Cristiana, sia nella riflessione più intima sulla condizione, la possibilità e la ragion d’essere dell’uomo, così come si può comprendere dal sapere trasmessoci nel tempo dagli antichi, in numerose forme. La visione della scultura di Michelangelo tocca il cuore e ha una leggerezza e una delicatezza rare. Per me pittore, da subito, è emersa l’esigenza di cercare una pittura vitale e scultorea, e Michelangelo ne è stato grande maestro. Per cui il mio tentativo di pittura si rivolge alla visione di qualcosa che è altro dal visibile empirico, ma col quale è inseparabilmente intrecciato, è mescolato ad esso; la ricerca dell’essenziale della rappresentazione, come ambizione e fine, è legato alla ricerca di essenzialità nella vita e ne è conseguenza e speranza di conoscere. Crocifissione, umanità, mistero. È tutto in queste tre parole».
Opening Hours:
Monday to Saturday, h. 10-12.45 and 15-17.45;
Sunday h. 11.30-13.15 and 15-17.45;
Wednesday CLOSED