NUCTILUCENT
Michelangelo Galliani, originally from Montecchio Emilia, is a professor of Marble and Hard Stones Techniques at the Academy of Fine Arts in Urbino, and has participated in international exhibitions with his works, including the last Venice Art Biennial in the Pavilion of the Republic of San Marino.
The artist has created works inspired by the environment, which, although composed of heavy corporeity, are resolved in simplicity of form that manage to dialogue with the sacredness of the church in which they are inserted: his intervention appears of a timeless classicism that projects into the future the memory of the past that is still alive and palpable within the environment.
Galliani - as the curator explains - "seems to question himself on the theme of objectivity and subjectivity, duration and progression towards death and to resolve this in the classical sense of cyclicity and the eternal repetition of being born and dissolving. His sculptures are like messengers that want to re-establish the dialogue between the high and the low, that contain within themselves the hope of an understanding, perhaps interrupted, between the human and the sacred."
The work from which the exhibition takes its name, Noctilucent, is composed of ancient ex-votos that are desacralised by Galliani, who then sacralises them again by placing them on the altar of the church and inserting, in the centre, a marble heart symbolising man and his feelings.
The artist's mental forge is studded with elements of the human body and materials such as lead and brass that recall alchemical studies, fragments of a new creation and a new bond that reveal a new meaning. The theme is time in its fleeting passing, but also in its fixation in memory and its survival as an artefact, in an inextricable continuum linking past, present and future.
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NUCTILUCENT
Michelangelo Galliani, originario di Montecchio Emilia, è docente di Tecniche del Marmo e delle Pietre dure presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino , con le sue opere ha partecipato a mostre internazionali tra cui l’ultima Biennale d’arte di Venezia nel Padiglione della Repubblica di San Marino.
L’artista ha creato opere ispirate all’ambiente, che pur essendo composte da pesanti corporeità, si risolvono in semplicità di forme che riescono a dialogare con la sacralità della chiesa nella quale sono inseriti: il suo intervento appare di una classicità senza tempo che proietta in un futuro la memoria del passato che è ancora vivo e palpabile all’interno dell’ambiente.
Galliani - come spiega il curatore – “sembra interrogarsi sul tema dell’oggettività e della soggettività, durata e progressione verso la morte e risolvere questo nel senso classico della ciclicità e dell’eterno riproporsi del nascere e del dissolversi. Le sue sculture sono come messaggeri che vogliono riallacciare il dialogo tra l’alto ed il basso, che racchiudono in se stessi la speranza di un’intesa, forse interrotta , tra l’umano ed il sacro.”
L’opera da cui prende il nome l’esposizione, Noctilucent, è composta da antichi ex voto che vengono desacralizzati da Galliani che poi li sacralizza di nuovo ponendoli sull’altare della chiesa ed inserendo, al centro, un cuore di marmo simbolo dell’uomo e del suo sentimento.
La fucina mentale dell’artista è costellata da elementi del corpo umano e materiali come il piombo e l’ottone che richiamano gli studi alchemici, frammenti di una nuova creazione e di un nuovo legame che rivelano un significato nuovo. Il tema è il tempo nel suo trascorrere fuggevole, ma anche nel suo fissarsi nella memoria e nel suo sopravvivere come reperto, in un inestricabile continuum che lega passato, presente e futuro.